UN PRETE DANNATO METTE IN GUARDIA…
L’INFERNO ESISTE!!!
Ecco a grandi linee il curriculum vitae dell’ossessa (già pubblicato
nel libro "AVVISI DALL’ALTRO MONDO"). Questa madre di famiglia è
un’anima riparatrice che da 27 anni, ossia dal suo quattordicesimo anno, è
tormentata da spaventose crisi di paura e da periodi di insonnia totale. Ella è
stata curata durante 8 soggiorni in clinica, con tutti i moderni mezzi della
medicina e della psichiatria.
Quando, dopo una rigorosissima cura del sonno, fu dimessa come caso
inspiegabile, un ben noto esorcista, fortuitamente incontrato, stabilì che si
trattava di un irrefutabile caso di possessione. Dopo un esorcismo al quale
parteciparono diversi preti, a Fontanelle - Montichiari (Brescia), demoni
angelici (angeli decaduti) e anche demoni umani (uomini dannati) hanno dovuto
fare, per ordine della Santa Vergine, ammonitrici rivelazioni all’indirizzo
della Chiesa.
Il 26 aprile 1978, dopo aver invitato ad assistervi diversi vescovi e
rappresentanti della psichiatria e della medicina, si svolse un esorcismo con
la partecipazione di sei preti. Vi assisteva anche il dottor M. G. Mouret,
psichiatra, primario della clinica psichiatrica di Limoux (Francia), uomo di
grande esperienza in questo genere di fenomeni.
Dopo aver osservato un esorcismo durato tre ore ed essersi intrattenuto
con la paziente prima e dopo 1’esorcismo, egli ha testimoniato per iscritto che
nel caso presente non si trattava né di schizofrenia né di isterismo, ma della
presa di possesso della persona da parte di una potenza esterna: fenomeno che la Chiesa cattolica definisce
col nome di possessione.
"Io sottoscritto, dott. MICHEL MOURET, primario del1’Ospedale
Psichiatrico di LIMOUX (Aude), dopo aver esaminata la sig.ra R. B. in Svizzera,
e aver assistito oggi, 26 aprile 1978, a un esorcismo fatto su di lei, alla
presenza di quattro sacerdoti, durato tre ore e mezzo, dichiaro che, per il
genere di manifestazioni presentate dal soggetto, non si tratta né di una
psicosi delirante, né di una personalità isterica (due diagnosi da escludere
nel caso presente), ma di fenomeni medianici che la Chiesa é solita definire di
possessione, almeno transitoria.
DOTTOR MICHEL
GABRIEL MOURET"
L’ossessa, madre di più figli, é sempre provata fino al limite delle
sue forze. Malgrado tutto, si sforza di adempiere convenientemente i suoi
doveri di padrona di casa. Gli insopportabili tormenti dei demoni, che
disturbano il suo sonno notturno, il fatto di sentirsi sempre apostrofare da
questi spiriti maledetti, tutto ciò é per lei un continuo martirio. La sua
unica consolazione sono i preti che, sfidando 1’attuale corrente, hanno pietà
del suo stato, le procurano i sacramenti e le danno sollievo pronunciando su di
lei 1’esorcismo.
Chi è Verdi
Garandieu?
Dal 1975, poco dopo che la possessione fu constatata da un notissimo
esorcista, oltre a un certo numero di demoni umani e angelici (dannati e
demoni) fu anche costretto a manifestarsi VERDI GARANDIEU. Egli avrebbe
esercitato il ministero sacerdotale nel XVII secolo in un villaggio dei
Pirenei. Quanto sappiamo della sua vita ci è noto mediante le rivelazioni che
egli ha dovuto fare durante un esorcismo, il 5 aprile 1978.
Alcuni giorni prima, l’ossessa era tormentata da crescenti angosce
interiori, sicché risultò urgente portare sollievo con un esorcismo a questa
anima riparatrice che soffre da quasi tre decenni.
Fu scelto il 5 aprile perché in quell’anno (1978) la Chiesa vi celebrava
1’Annunciazione, spostata dato il Sabato Santo.
L’esperienza ha dimostrato che le feste della Santa Vergine sono giorni
particolarmente fausti nella lotta contro gli assalti e i tormenti dei demoni.
Quel giorno, il prete demonio dovette confessare nella sua disperazione che
1’abbandono del Breviario gli aveva fatto perdere la forza di lottare contro le
tentazioni carnali e che, non potendo più uscire dal peccato, si era lasciato
andare completamente.
Vivendo in stato di peccato mortale abituale, solo superficialmente
adempiva i suoi doveri religiosi, trascurava i suoi catechismi, conformava la
predicazione alla sua vita rilassata, e persistette nello stato di tiepidezza
fino alla morte.
Ma allora, secondo le sue parole, Dio "Lo vomitò dalla sua
bocca", e per tutta 1’eternità egli soffre particolari tormenti come
prete, perché 1’Ordinazione sacerdotale imprime nell’anima un carattere
indelebile che mai potrà essere cancellato.
Rimane aperta la domanda dell’esistenza di un reverendo Verdi Garandieu
nel XVII secolo. Le ricerche in questo senso, forse difficili, mi sembrano di
secondaria importanza, bastando da sé stesse le rivelazioni del dannato. È
d’altronde un fatto che esistono demoni umani, le cui rivelazioni coincidono
con la loro vita. Le testimonianze che seguono vorrebbero dimostrarlo al
lettore imparziale.
Esistono Demoni Umani ?
Esistono dannati che possono manifestarsi dall’inferno? Chiunque è
dannato lo è per 1’eternità, e non ha più nessuna speranza di essere salvato. È
un fatto più volte affermato nella vita dei santi che non solo anime del
Purgatorio, ma anche di dannati, quindi demoni umani, hanno dovuto, per un
permesso di Dio, manifestarsi dal fondo dei loro terribili tormenti. Il libro
di G. Pasquali: "Nessuno e tornato dall’Aldilà?" (Ed. Hacker,
Grobenzell) riporta numerose manifestazioni di dannati. Anime privilegiate e
santi sono stati interpellati dai demoni; cosi il santo curato d’Ars, santa
Gemma Galgani, il missionario San Francesco da Geromino (+ 1716). Nella vita di
quest’ultimo, che fu una delle più potenti personalità del suo secolo, si nota
il fatto seguente. Una pubblica peccatrice, detta Caterina, si era spesso
burlata delle prediche del santo a Napoli, dove egli esercitava il suo
ministero, facendosi gioco delle sue minacce di castighi, cosi come della
credenza dell’inferno.
Un giorno ella era affacciata alla sua finestra, con in mano il suo
liuto. Perso 1’equilibrio, andò a schiantarsi nella strada, uccisa sul colpo.
Fu raccolto il cadavere e messo su una barella. Come in un lampo si sparse per
tutta la città la notizia dell’incidente. Essa giunse alle orecchie del Santo,
che stava appunto predicando. Subito egli si fermo e disse a quelli che lo
circondavano: "Andiamo a vedere!". Attorniato da una grande folla di
gente, si recò nel posto dove la morta giaceva sulla barella, la prese per mano
e incomincio a pregare e a scongiurarla. Al terzo scongiuro, mentre le
chiedeva: "Caterina, dove sei adesso?", la morta si rialzò e rispose
con voce fremente di disperazione: "Nell’inferno!". Poi si accascio e
riprese la sua primitiva posizione. Questo accadde il 4 aprile 1704.
Dopo la morte del Santo, 1’arcivescovo di Napoli chiese ai superstiti
testimoni oculari e auricolari di testimoniare sotto giuramento. Erano circa
250. Questa inchiesta figura nel dossier della beatificazione.
Nel suo libro: "Padre Pio stigmatizzato da 50 anni", Karl
Wagner, di Vienna, parla di ossessi che furono condotti dal Padre. Per bocca di
un’ossessa, il demonio gridò: "Io sono la nonna! Grazie alla mia vita
cattiva e alla cattiva vita di mia nipote, ho potuto prendere possesso di
lei". Un altro demonio si espresse per bocca della stessa ossessa:
"Sono già quasi mille anni che sono dannata. Quanto ho dunque sofferto! Se
potessi ritornare sulla terra, farei ogni cosa per avere le mani pure come te,
Padre!".
Sono numerosi i casi simili, di defunti venuti a dare notizie molto
circostanziate sul loro stato. Il dotto benedettino don Calmet li ha raccolti
in un intero libro quasi 125 anni fa ("Apparizioni di spiriti",
Ratisbona 1855). La maggior parte dei casi citati sono tali che uno spirito
sereno e obiettivo non potrebbe metterli in dubbio. (cfr. Jos Staudinger: "L’ALDILÀ", Benziger 1941).
Esorcismo Non È Spiritismo
Divinazione, stregoneria e scongiuro dei morti sono severamente
proibiti nell’Antico Testamento (cfr. Dt 18, 9 e seguenti). Cosi è diventato
disgraziatamente comune condannare, servendosi di frasi isolate della Bibbia,
estrapolate dal loro contesto, anche cio che Dio permette per il bene delle
anime. Con questo procedimento si condannerebbe comunque il santo missionario
Francesco da Geronimo che scongiurò pubblicamente una ragazza defunta, benché
con questo egli ottenne conversioni di massa.
Lo spiritismo, confinato in circoli confidenziali, pratica la
stregoneria, scongiura i morti e fa parlare le tavole per pura curiosità e
gusto del sensazionale, e ottiene dal mondo infernale, mediante la cosiddetta
magia nera, prodigi e guarigioni, il che è proibito dalla Bibbia; l’esorcismo,
invece, si collega su tutt’altro terreno. Cristo stesso 1’ ha ordinato agli apostoli e
ai discepoli, quando ha loro detto espressamente: "Guarite i malati,
cacciate i demoni...".
Si oltrepasserebbero largamente i limiti di questo lavoro se si
volessero esaminare le diverse specie di possessione, di promessa scritta al
diavolo, di maledizione, di ossessione, di possessione riparatrice, ecc.
Secondo il parere unanime di tutti gli esorcisti che si sono occupati del
presente caso, qui si tratta di una POSSESSIONE ESPIATRICE per il compimento di
una missione superiore indirizzata al nostro tempo. Si riconosce la riflessione
di sant’Agostino: "Come un artista, e un grande artista, DIO SI SERVE
ANCHE DEL DIAVOLO".
"Parlare col demonio è dunque possibile. Ma e utile?", chiede
Van Dam nelle sue spiegazioni su "Demoni e ossessi". E basandosi
sulla ricca esperienza degli esorcisti, egli risponde affermativamente:
"Sì, perché questo spiega molti aspetti del caso di possessione che si
tratta. D’altronde, di solito solo in questo modo è possibile cacciare il
demonio. La conversazione pero dev’essere in primo luogo un interrogatorio, e
durare solo il tempo strettamente necessario". Il Rituale proibisce
formalmente le domande superflue e curiose, e dà ordini precisi sul modo in cui
1’esorcismo deve svolgersi.
Nell’esorcismo opera prima di tutto il potere sul demonio, che
1’Ordinazione sacerdotale conferisce al prete. Spesso, solo la stola e
1’imposizione delle mani del prete provocano già violente reazioni da parte dei
demoni. La stessa cosa si verifica con 1’uso dell’acqua benedetta, delle
reliquie e degli oggetti benedetti.
Sulla rivista dei Missionari della Sacra Famiglia, si riportava, negli
anni cinquanta, il seguente fatto: Nel giugno 1949, un gruppo di medici giunse
da Bologna a Sarsina (Forlì, Italia) per assistere a un esorcismo. Erano tutti
o increduli o almeno molto scettici. Il prete iniziò 1’esorcismo. Le
sorprendenti risposte della paziente, nelle lingue più diverse, con conoscenze
tecniche nei campi più disparati, sbalordirono i medici. Dopo 1’espulsione del
demonio, erano del tutto convertiti e francamente convennero che questi fenomeni
erano a ragione inspiegabili.
Un professore di teologia arrivò fino al punto di dichiarare che oggi
non vi è più possessione, e che le affermazioni in senso contrario sono solo
superstizione e stupidita. Divenuto vescovo, si trovo nel 1950 a Sarsina e assistette
a un esorcismo. Dopo 1’esorcismo ritratto pubblicamente la sua precedente
posizione e dichiarò: "Il diavolo esiste! Non avrei immaginato quale
potenza e in questo mondo, ancor oggi, se non 1’avessi visto con i miei
occhi!".
Perché l'ossessa
non è ancora liberata ?
L’esperienza dimostra che i demoni non si lasciano facilmente cacciare
dal loro luogo di soggiorno, ma che essi se ne vanno solo quando non possono
più resistere al potere dell’esorcista.
Per questo capita che si sia costretti a ripetere più volte gli
esorcismi, talora per anni.
Si svolge un vero combattimento con i demoni; essi si difendono in un
certo senso con le mani e i piedi, con tutti i mezzi a loro disposizione,
finché sono costretti a cedere alla potenza di Dio.
Dopo che fu formalmente stabilita la possessione, l’esorcismo, di
solito con la partecipazione di diversi preti, fu praticato a più riprese sulla
persona ossessa, senza che mai i demoni andassero via.
Costoro hanno sempre ripetuto che dovrebbero andarsene solo quando sarà
ottenuto l’Imprimatur per il libro "AVVISI DALL’ALTRO MONDO".
Però nonostante numerose domande, i competenti Uffici ecclesiastici non
hanno mai voluto né assistere a un esorcismo né occuparsi da vicino del caso.
Ci si limitava a rimandare 1’ossessa alla psichiatria; mentre é notorio che,
dopo aver invano tentato per anni di portare sollievo alla infelice con tutti i
mezzi, é stato necessario dimetterla come "caso inspiegabile".
Come ho già menzionato, il dottor G. Mouret, primario della clinica psichiatrica
di Limoux (Francia), dopo aver assistito all’esorcismo del 26 aprile 1978, ha testimoniato per
iscritto che concludeva categoricamente trattarsi di possessione da parte di
una potenza esterna.
"Non temere coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere
1’anima; temete piuttosto colui che può mandare anima e corpo all’inferno"
(Matteo 10, 28).
Cristo mette in
guardia contro l'inferno
Contro un certo spirito moderno, che non vuole ammettere 1’esistenza di
un inferno eterno, Gesù ha preavvisato in modo perentorio:
"...molti verranno dall’Oriente e dall’Occidente e si sederanno a
mensa con Abramo e Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, ma i figli del regno
saranno gettati nelle tenebre esteriori, ove sarà pianto e stridor di
denti" (Matteo 8, 11-12). "Cosi avverrà alla fine del mondo: gli
Angeli verranno e separeranno i cattivi di mezzo ai giusti e li getteranno
nella fornace del fuoco, dove sarà pianto e stridor di denti". (Matteo 13,
49-50).
"Se la tua mano o il tuo piede ti è di scandalo, tagliali e
gettali via da te: è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere
due mani o due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno" (Matteo 18, 8).
"Serpenti, razza di vipere! Come scamperete alla condanna della
Geenna? Perciò, ecco, io vi mando profeti e savi e scribi, ma di questi alcuni
li ucciderete e li metterete in croce, altri li flagellerete nelle vostre
sinagoghe e li perseguiterete di città in città..." (Matteo 23, 33-34).
"Infine (nel Giudizio) dirà anche a quelli che saranno alla sua
sinistra: Andate lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il
diavolo e per i suoi angeli" (Matteo 25, 41).
Perché queste parole del Signore sono oggi passate sotto silenzio,
perché si perdonano agli uomini i peccati e si elimina ogni cenno dell’inferno
col pretesto che Cristo avrebbe portato un messaggio di gioia e non di
minaccia? Non è il più grande segno di carità annunciare agli uomini tutta la
verità, affinché siano preservati dall’inferno?
I Demoni dicono la Verità ?
"Satana è il padre della menzogna; egli e bugiardo dal
principio", afferma la
Scrittura. Per questo non si deve credere quanto dice.
Chiunque pratica lo spiritismo è vittima del demonio della menzogna. Cosa ben
diversa è quando Dio costringe il demonio a parlare per bocca di ossessi al
fine di avvertire gli uomini, come risulta da molti casi di possessioni. È noto
il "Sermone del diavolo" che un contadino lucernese, il servo di Dio
Nicola Wolf, di Rippertschwand, ottenne scongiurando un’ossessa: esso è anche
la predica più pertinente ai bisogni spirituali dell’epoca.
Nel caso, più sopra citato, delle possessioni in Cina, un demonio
dovette confessare: "Il diavolo non farebbe mai di propria iniziativa tali
esortazioni (alla conversione). È piuttosto la Santa Vergine a
costringervelo". (Benedetto Stolz: "La potenza di Maria sui
demoni").
Già nell’antichità, Tertulliano diceva: "I demoni, scongiurati con
l’esorcismo, non osano ingannare un cristiano" (cfr. Van Dam).
Nel nostro caso, i demoni hanno dovuto confessare, durante l’esorcismo
fatto la vigilia della festa di Nostra Signora del Carmine, il 15 luglio 1978:
"Al tempo della vita di Cristo, non era necessario che noialtri demoni
parlassimo per bocca degli ossessi. Allora Cristo parlava per annunciare il Vangelo.
Ma poiché adesso è LA FINE
DEI TEMPI, di cui Cristo ha detto: "Sorgeranno molti
falsi profeti", Egli usa tutti i mezzi utili al bene delle vostre
anime".
In modo ancor più categorico, i demoni devono sottolineare questa
verità con le seguenti parole: "Poiché adesso, è la fine dei tempi e si
aggirano molti demoni che vorrebbero mandarvi in perdizione, e false anime
privilegiate si mostrano come angeli di luce, LEI (Maria) si serve di noi
demoni e ha il potere di farlo, per far conoscere dal nostro punto di vista il
tragico orrore dell’inferno. Per questo LEI ha ancora usato quest’ultimo mezzo
per salvarvi, sciagurati che siete!".
Il Furore
dell'inferno, dinanzi alle Rivelazioni che é Costretto a Fare
Nel loro terribile furore dinanzi alle confessioni che la Vergine Maria e la Santa Trinità li
hanno costretti a fare, i demoni ci hanno minacciato di tentare ogni cosa per
distruggere "AVVISI DALL’ ALTRO MONDO" dopo la loro pubblicazione.
Sforzi sovrumani furono fatti a questo scopo, mentre migliaia e migliaia di
volantini propagandistici furono distribuiti da persone che tuttavia
diffondevano pubblicazioni analoghe e che d’altronde si distinguevano per la
loro fedeltà alla Chiesa.
Non si poteva portare un solo argomento obiettivo contro "AVVISI
DALL’ALTRO MONDO". Poiché ci si rifiuta di ascoltare i veggenti e le anime
privilegiate autentici, e di lasciarsi impressionare dalle numerose apparizioni
mariane, Dio tenta, come ultimo mezzo della sua misericordia, di salvare le
nostre anime con le terribili confessioni dei demoni. Ahimè, anche a questa
grazia si contrappone una condanna globale.
Come attesta la passata esperienza, gli attacchi contro me stesso, in
quanto curatore di questo scritto, non mancheranno; Dio, infatti, lascia agli
spiriti maledetti, costretti a fare queste confessioni, la libertà di
"vagliare gli uomini come si vaglia il grano".
Ringrazio perciò quanti accettano e diffondono questo messaggio come
uno strumento di salvezza e di santificazione, e perdono a quelli che non
ritengono di poterlo accettare ma lo combattono con tutti i mezzi. Non devo
giudicare, perché ogni giudizio spetta solo a Dio. Allo scopo di pubblicare la Misericordia di Dio,
che farà conoscere a tempo debito, la Sua Giustizia , vorrei affidare al lettore questo
scritto.
BONAVENTURA MEYER
Il saggio si esamini dunque, prima di respingere una così grande grazia
che il Cielo ci accorda, e metta a profitto il consiglio di san Paolo:
"Provate tutto, ritenete ciò che è buono", o almeno mediti le parole
di Gamaliele: "...perché se quest’opera viene dagli uomini, cadrà da sé;
ma se viene da Dio, voi non potrete distruggerla: non correte dunque il rischio
di lottare contro Dio". (Atti 5, 38-39).
Durante il secondo esorcismo dell’ossessa svizzera, nell’agosto del
1975, fatto nel luogo di apparizione "Fontanelle" – Montichiari
(Italia), la Santa
Vergine , la
ROSA MISTICA DI MONTICHIARI, per bocca dell’ossessa, ha
proclamato che il demonio, benché "bugiardo e padre di menzogna"
(Giovanni 8, 44), dichiara solo cio che il Cielo e Lei stessa vogliono, e che i
demoni non hanno più il diritto di mentire negli esorcismi.
ESORCISMO DEL 29 AGOSTO 1979: Il demonio Belzebù ha dichiarato, per
costrizione dell’esorcismo, che Dio non permette mai che in argomenti cosi
gravi (come quelli esaminati nei presenti esorcismi), e trattandosi di anime
che vogliono solo il bene, sia permesso ai demoni di ingannarle
Premessa
ESTRATTI
DELL’ESORCISMO DEL 7 AGOSTO 1979
E = ESORCISTA
V = VERDI GARANDIEU
E: In nome della Madre della Chiesa, in nome di tutti i Papi e
soprattutto del Santo Padre, il Papa Paolo VI, e di tutti i preti esorcisti, dì
la verità e solo la verità, di quanto la Madre di Dio vuol dirci oggi tramite te, Verdi
Garandieu!
V: (respiro faticoso) Ebbene! è la volontà dell’Altissima e della
Trinità che sia pubblicato questo libretto di Verdi. Ora è già pubblicato in
lingua tedesca. Ma come abbiamo detto, dev’essere tradotto anche nelle altre
lingue nelle quali il primo libro "AVVISI" esce o è stato pubblicato,
senza indugio... VERDI È IMPORTANTE; SEMBRA ESSERE UN LIBRETTO INSIGNIFICANTE,
PESANTISSIMO, INVECE CONTIENE MOLTO ED È VERAMENTE VOLUTO DAL CIELO! Su di esso
è la benedizione del Cielo, sia sul libretto sia sull’editore, come pure su
tutti i collaboratori di questo lavoro, compreso il tipografo. Ecco!
Potrete ora raccogliere critiche a questo proposito, essere criticati
fino a sanguinare e ad essere completamente straziati e calpestati. MA QUESTO
LIBRETTO HA UN VALORE IMPAREGGIABILE! ESSO SALVERÀ MOLTE ANIME, anche se non
doveste vederlo. È molto utile anche per anime che non si convertono
immediatamente, perché Verdi, ossia le sue dichiarazioni, penetrano nell’anima.
Esse vi entrano, anche se il lettore non vuole, o non vorrebbe rendersene
conto. Inquietano. Penetrano in profondità e in un certo senso tormentano,
anche quando costui fa di tutto per difendersi, supponendo che non lo getti nel
primo cestino, prima di leggerlo. Ma comunque la presentazione è tale che anche
quelli che sulle prime vorrebbero non aver niente a che fare con tutto questo,
finiscono lo stesso per ficcarvi il naso, al momento opportuno...
E: In nome di tutti i vescovi e preti!
V: Devi dire: e della Chiesa! Perché è prima per la Chiesa e per i preti. LEI
(indica in alto) c’incarica oggi di dire, poiché ci incitate a farlo, che
dev’essere detto ancora qualcosa, e che qui vi è la potenza del vescovo: anche
se non doveste vedere nessun frutto coi vostri occhi e se raccoglieste solo
cose negative, ha nondimeno per il Cielo un valore di un’incredibile, di
un’incomparabile ricchezza, più di quanto possiate prevederlo e supporlo. ESSI
(indica in alto) hanno un tempo voluto e programmato che questo VERDI potesse
abitare nell’ossessa per parecchi anni, perché è stato sempre nel loro piano
che fosse pubblicato questo libretto. Certo, e pubblicato anche nel libro
"AVVISI" (edizione francese), ma questo libretto a parte è una buona
edizione perché costa meno, si legge correntemente e si deve leggere meno a
lungo. Eppure si ha cio che si merita quando lo si legge. È stupido pero... Ah!
Non voglio dirlo!
E: Continua a parlare! Che cosa è stupido? Continua a parlare in nome
dell’Altissima, Madre della Chiesa...!
V: È stupido pero che non sia stato dieci o vent’anni prima. Un
libretto simile avrebbe allora infiammato più d’oggi. Ma anche oggi deve avere
la missione di produrre i suoi frutti nei cuori, di trasformarli e di
scuoterli. Per questo... Non voglio parlare!
E: Continua a dire la verità, in nome della Chiesa, della Madre della
Chiesa!
V: Per questo dev’essere pubblicato appunto nelle stesse lingue
dell’altro libro "AVVISI" che si pubblica ora o è stato già
pubblicato.
E: Continua a parlare in nome dell’Altissima!
V: Sarebbe meglio con 1’Imprimatur, ma non 1’avete ottenuto.
E: Di la verità e solo la verità! La Madre di Dio vuole che dica chiaramente al
vescovo dove egli va, dove vanno i preti i quali dicono ora che li abbiamo
diffamati con questo libretto, e che abbiamo in realtà reso cosi un cattivo
servizio alla Chiesa, che gli dica che ci combattono? Dobbiamo dire la verità, dir
loro dove vanno? Devo scrivere ad ogni vescovo per parlargli di questa
distruzione oggi nella Chiesa?
V: Avresti fatto bene a scrivere questa frase: " Tutti coloro che
sono della luce e dello Spirito Santo riconosceranno la verità".
E: Sara inserito nella prossima ristampa. Abbiamo lasciato ancora
incompiute molte cose che forse non sono buone. Ma ringraziamo la Madre di Dio di questa
indicazione. Di la verità e solo la verità! La Madre di Dio vuole ancora dirci altro su questo
argomento?
V: È terribile vedere che anche i vostri vescovi abbiano preso vie cosi
cattive. ESSI (indica in alto) sono addolorati e afflitti nel vedere che i
vostri vescovi fanno successivamente, diciamo noi, marcia indietro, sempre più,
e non hanno coraggio (grida), non hanno una goccia di coraggio, non hanno più
verità ne assolutamente niente.
E: È la volontà di Dio, di la verità e solo la verità, che avverta
ancora una volta i vescovi, molto fermamente? È la volontà della Madre di Dio?
V; È meglio che tu invii malgrado tutto il libretto a ciascuno e che li
avverta ancora una volta, in nome di Cristo e della Croce, di far marcia
indietro. Di loro che siamo in un pericolo gravissimo e che fra poco vedranno
cio che si gioca...
PREGHIERA A SAN MICHELE ARCANGELO
San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia, vieni in nostro aiuto
contro la malizia e le insidie del demonio; fa’, te ne preghiamo, che Dio
eserciti su di lui il suo impero; e tu, Principe della milizia celeste, col
divino potere incatena nell’inferno Satana e gli altri spiriti maligni che
vagano nel mondo per la rovina delle anime. Così sia!
Confessioni di un Prete Dannato all'Inferno
Verdi Garandieu
UN PRETE DANNATO METTE IN GUARDIA CONTRO L’INFERNO
Per ordine della Santissima Vergine durante
l’esorcismo fatto il giorno dell’Annunciazione
Numerosi preti hanno eseguito un esorcismo sull’ossessa svizzera
continuamente tormentata dai demoni. Le testimonianze di dodici preti, tra cui
tre dottori in teologia e in diritto canonico, esprimono la convinzione che i
demoni, al momento degli esorcismi, sono costretti a mettere in guardia
l’umanità in nome della Madre di Dio.
ESORCISMO DEL 5 APRILE 1978
CONFESSIONI DEL PRETE
DANNATO VERDI GARANDIEU
E = ESORCISTA
V = VERDI GARANDIEU (1)
Dopo 1’esorcismo di Leone XIII e numerose preghiere, il demonio si
annunciò senza equivoco sicché fu scongiurato di dire solo cio che Dio gli
ordinava di dire per mezzo di Maria, nel giorno della sua Annunciazione.
Verdi Garandieu, un prete dannato, é costretto a
parlare
E: Devi parlare per la gloria di Dio e la salvezza delle anime, te
1’ordina San Vincenzo Ferrier, questo grande cacciatore d’anime, che tante
anime ti ha strappato!
V: Non a me, non a me, ma al Vecchio (= Lucifero) (beffarda risata),
non a me, non...
E: Le ha strappate all’inferno. Ha strappato le anime all’inferno col
suo zelo.
(1) Dal 1975, dopo la prima constatazione della possessione
nell’ossessa espiatrice, Verdi Garandieu si presenta come un prete dannato del
XVII secolo, dei Pirenei. Nel testo dell’esorcismo sono annotate tra parentesi
le reazioni del demonio VERDI (pianto, urla, ecc.), che si manifestano
attraverso 1’ossessa.
V: Sono solo uno tra molti (risata); sono un disgraziato tra molti. Che
sciocchezza (con voce forte), che sciocchezza ho dunque fatto! Ho condotto una
vita veloce come il lampo! Perché non sono vissuto meglio? Perché non sono
stato prete secondo la volontà di Dio, di LUI LASSÙ (gesto verso l’alto)?
Perché non ho corrisposto alla sua grazia? Perché (con voce forte e piangendo)
ho abbracciato il sacerdozio, se non ne ero capace, o se non mi sono mostrato
pienamente capace di esercitare una funzione pesante, piena di responsabilità,
di esercitarla come avrei dovuto esercitarla (piangendo...)?
E: Di la verità, Verdi Garandieu, in nome di Gesù Cristo, tutto per la
sola gloria di Dio!
V: Ho peccato dando il cattivo esempio. Ho dato il cattivo esempio come
anche oggi migliaia, decine di migliaia di preti danno il cattivo esempio. Non
ho (respiro faticoso) impartito un buon insegnamento religioso.
E: Di la verità, Verdi Garandieu, solo la verità, in nome di Gesù
Cristo!
Dannato per la sua tiepidezza
V: Ho osservato più le gonnelle che i comandamenti di Dio. Sono stato
condannato perché ero troppo tiepido. QUELLO DI LASSÙ (gesto verso l’alto) mi
ha letteralmente detto: "Io ti vomiterò dalla mia bocca perché non sei né
freddo né caldo".
E: Parla, Verdi Garandieu, per la gloria di Dio, di quanto devi dire
sulla tua vita!
V: La mia vita fu... Nella mia gioventù ero ancora buono (quasi
piangendo). Ho (gridando amaramente) ancora corrisposto alla grazia in quel
momento (piangendo di disperazione). Nella mia gioventù ho ancora corrisposto
alla grazia, ma poi sono diventato tiepido. Mi sono inoltrato sempre più nella
via larga. Ho abbandonato la via della virtù e non ho più corrisposto alla
grazia. Allora sono caduto sempre più in basso. Forse, all’inizio, mi sono di
nuovo confessato. Volevo ancora convertirmi; più d’una volta ho voluto
ritornare indietro e combattere i miei difetti (con voce forte), ma...
E: Di la verità in nome di Gesù Cristo, per la gloria di Dio, solo la
verità!
V: ...ma non vi riuscivo più, perché pregavo troppo poco... Ho pregato
poco e troppo poco ho corrisposto alla grazia. Ero, come si dice, tiepido.
Tiepido è già essere freddo, da tiepido a freddo il passo è brevissimo. Si
dovrebbe essere caldi, caldi, ardenti, allora non accadrebbe ai preti cio che è
avvenuto di me. Ma voi avete adesso migliaia, decine di migliaia, più di un
milione di preti che sono come me, tiepidi e non... non (grida).
E: Di la verità!
V: ...e non corrispondono più alla grazia, è quanto loro accadrà se non
si convertono, non accolgono totalmente in loro il fuoco dello Spirito Santo e
non lo lasciano agire, non sarà meglio di quanto è accaduto a me, Verdi. Sono
molto infelice nell’inferno. Vorrei non essere mai vissuto. Soprattutto vorrei,
se dovessi vivere, poter ritornare indietro e poter far meglio. Come vorrei far
meglio! Come vorrei restare in ginocchio giorno e notte, pregando LUI LASSÙ
(gesto verso 1’alto) e chiedere perdono; chiamerei in mio aiuto tutti gli
angeli e tutti i Santi per non seguire di nuovo la via della perdizione. Ma
(con voce forte), io, io (lamenti) NON POSSO PIÙ RITORNARE INDIETRO... NON
POSSO PIÙ RITORNARE INDIETRO (gridando con voce sconvolgente) SONO DANNATO!
Gesù Cristo ha dato l’esempio della temperanza
I preti non sanno che vuol dire essere dannato. Essi (con disperazione)
non sanno cio che è 1’inferno! Quasi tutti attualmente seguono la via della
minore resistenza. Credono di dover vivere felici, di dover godere quanto si
può godere nella vita. Credono comunque che oggi non si possono più cambiare
1’umanizzazione e il modernismo e che si deve camminare col proprio tempo; i
superiori, i vescovi, i cardinali e i preti non danno esempio migliore.
Prendono ancora magari cibi a una povera tavola, come Cristo stesso ha dato
loro 1’esempio? Certo, Cristo, come lo si constata nella Bibbia, si è seduto a
tavola e ha mangiato in cerimonie come matrimoni e talune feste. Ma 1’ ha fatto solo perché...
E: Di la verità e solo la verità, Verdi, di la verità e solo la verità
in nome di Gesù Cristo!
V: Egli 1’
ha fatto, per cosi dire, per carità verso il prossimo, ma non ha mai mangiato
molto. Ha sempre mangiato piuttosto frugalmente, e non parleremo dei momenti in
cui non assisteva a feste. CRISTO HA SOFFERTO MOLTO LA FAME , PIÙ DI QUANTO SI PENSA.
La Sacra Famiglia
e gli Apostoli hanno sofferto molto la fame e digiunato, altrimenti non
avrebbero ricevuto le grazie che sono state loro concesse.
Certo Cristo aveva già in Sé tutta la pienezza della grazia; non aveva
più bisogno della grazia, in particolare non sarebbe stato necessario
implorarla con la preghiera. Egli era la grazia e la luce in persona. Ma doveva
dare 1’esempio agli apostoli e a tutta 1’umanità, in particolare (con voce
forte) ai preti, vescovi, superiori, cardinali e al Papa.
Egli ha dato 1’esempio nel grado più completo, il migliore e il più
perfetto, ma a che cosa è servito?
Ora i preti mangiano alle tavole più riccamente servite con
"dessert", vino e tutti i condimenti. A volte fanno anche bisboccia
più di quanto lo consenta la loro salute, e credono addirittura che è del tutto
normale quando si è vescovo o si ha un posto elevato.
Le cuoche che fanno da mangiare per i vescovi e queste autorità
religiose, ed anche per certi preti, credono con la massima buona fede, che si
deve portare in tavola questo e quello. "E un gran signore; è rivestito di
alte dignità! Dovremmo vergognarci se non gli si servisse questo e
quello". Ma esse dimenticano che non è 1’imitazione di Cristo.
Sarebbe meglio per queste cuoche che facessero notare ai vescovi,
preti, superiori o cardinali che Cristo ha dato 1’esempio della povertà, della
povertà e della virtù. LUI LASSÙ (gesto verso 1’alto) vuole che si pratichi
1’imitazione di Cristo (con voce forte) e quanto è praticato oggi è tutt’altra
cosa dell’imitazione.
È lo sfarzo, la bisboccia, la bella vita è il lusso fino al peccato. Il
peccato non comincia solo quando comincia realmente. Il peccato comincia già
quando non si insegna più la rinuncia e quando non la si pratica più. II
peccato comincia già quando 1’uomo potrebbe rinunciare, ma non lo fa.
Certo, non comincia qui il peccato completo, nel suo vero senso. Ma la
via che vi conduce comincia già quando si smette di praticare la rinuncia,
quando non ci si vuol più sacrificare e quando si segue la via della minore
resistenza. Allora la via che conduce al primo peccato, che sia veniale o che
arrivi fino al peccato mortale, non è più molto lunga, perché noi giù (gesto
verso il basso) abbiamo un immenso potere e facciamo sempre quanto possiamo. Ci
si istruisce cosi bene, e anche noi, demoni umani, veniamo istruiti e guidati
cosi bene che prendiamo sempre 1’uomo in tal modo o lo si può prendere meglio.
Ma quando qualcuno non ha mai veramente bene...
E: Di la verità in nome di Gesù Cristo e solo la verità, Verdi
Garandieu, solo la verità!
Le tappe della caduta
V: ...quando qualcuno non ha mai veramente bene, perfettamente seguita
la via di Cristo con la sua povertà e la sua virtù, la via della preghiera,
della Croce, della rinuncia, del sacrificio, della virtù, quando omette solo
una di queste cose o la trascura totalmente, noi cerchiamo allora di prenderlo
da quel punto. Se è solo una fibra del suo abito, è pero già una fibra e col
tempo possiamo avvelenare tutto il suo abito (lamenti). Non voglio più parlare.
E: Di la verità, Verdi Garandieu, per la gloria di Dio, sulla tua vita,
sulla vita del prete come dev’essere! Di la verità per la gloria di Dio!
V: Il mio sacerdozio, 1’
ho... Forse, credevo allora di avere la vocazione, e volevo... Certo, intendevo
diventare un buon prete, ma un prete, non bisogna mai dimenticarlo, un prete è
in pericolo più di un laico di essere sedotto da noi giù (dall’inferno). Forse
anche i laici corrono questo pericolo, soprattutto le anime privilegiate o quelli
che ricoprono una carica importante. Ma un prete ha un’altissima consacrazione.
E perché ha un’altissima consacrazione, e con essa può nuocere a noi giù (gesto
verso il basso) nella maniera più devastatrice, ci scateniamo di più contro i
preti che contro gli altri uomini. È quanto successe (piangendo), è quanto
successe anche per me. Io pensavo...
E: Di la verità, Verdi, solo la verità in nome di Gesù Cristo, per la
gloria di Dio, solo la verità sulla tua vita!
Abbandono della preghiera
V: ...Io pensavo: adesso sono prete. Ho raggiunto la mia meta.
All’inizio ho esercitato ancora abbastanza bene il mio ministero, ma poi, poi,
a un tratto trovavo ciò troppo monotono. Ho cominciato a trascurare la
preghiera del Breviario. Prima non ho più recitato tutta la preghiera. Poi a
poco a poco ho cominciato a non recitare più la preghiera, quando era una
giornata faticosa o quando mi sembrava essere una giornata faticosa. Proprio
all’inizio, la rimandavo e poi, tutt’a un tratto, arrivai a... Non voglio
parlare.
E: Di la verità, Verdi, in nome di Gesù Cristo, per la gloria di Dio!
Di la verità sulla tua vita per avvertire i preti! Di la verità, solo la
verità!
V: ...e poi, tutt’a un tratto, arrivai a pensare: "Ah! queste
noiose preghiere del Breviario! Queste preghiere sono lunghissime e prendono un
tempo incredibile", pensavo. Ma sarebbe stato meglio non pensarlo, perché
questa sospensione della preghiera del Breviario mi fu fatale.
Quando smisi di recitarlo, caddi a poco a poco nel peccato. Ma quando
sono caduto nel peccato, il peccato d’impurità, ho ovviamente smesso di dire la
mia messa con raccoglimento, già non ero più in stato di grazia. La Bibbia , e tutto cio che vi
si trova, era per me un rimprovero; i dieci comandamenti e il Nuovo Testamento
erano per me un richiamo all’ordine, perché non li vivevo più nel loro senso
più vero. Poiché tutto questo era per me un richiamo all’ordine, io non volevo
più istruire i bambini come si deve e in profondità; infatti come avrei potuto
inculcare loro il bene mentre già io stesso non lo vivevo più, e per questo
devo dire... Non voglio parlare.
E: In nome di Gesù Cristo, in nome del Santissimo Sacramento
dell’Altare di la verità e solo la verità sulla vita e la condotta del prete!
V: ...per questo devo dire che come per me succede per la maggior parte
dei modernisti e umanisti, e quali che siano i nomi che portano oggi. Come
vogliono predicare ai bambini e ai laici qualcosa che essi stessi non vivono
più? Come vogliono ridare al mondo cio che essi stessi non hanno più, cio che
non è nel più intimo di loro stessi? Dovrebbero mentire (lamenti). Non
voglio...
E: Di la verità e solo la verità in nome di Gesù Cristo, in nome della
Santissima Trinità, del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, del Santissimo
Sacramento dell’altare, solo la verità per la gloria di Dio e per la guida dei
preti!
V: i loro cuori sono diventati luoghi malfamati, in molti, in molti più
di quanto lo si pensi. E, quando non sono ancora diventati luoghi malfamati,
sono in ogni caso già tarlati. Ma come mela in cui abita già un verme, può
rimanere col tempo una mela intera, succosa, intatta e diffondere il suo
migliore profumo!
Lo può solo un prete che vive egli stesso la virtù e ne dà 1’esempio
agli altri. Se i preti attuali, come lo dovrebbero, dessero ancora 1’esempio
della virtù alla gioventù e al mondo, avreste un mondo mille volte migliore di
quello che avete. Come diffondere il bene se non 1’ ho in me? Come parlerò dello
Spirito Santo, se io stesso sono contento di non ascoltarlo, perché ho già lasciato
la via che...
E: Di la verità e solo la verità in nome di Gesù Cristo, Verdi
Garandieu!
Indifferenza verso il Santo Sacrificio della Messa
V: ...perché ho già lasciato la via che lo Spirito Santo mi ha
tracciata e mi prescriveva! È terribilmente tragico, molto più di quanto voi
uomini possiate pensarlo. È tanto più tragico in quanto un prete (piangendo)
che non da più il buon esempio ed è sul punto di lasciare la via della virtù
trascina con sé una massa di gente o in ogni caso parecchi, e questo comincia
anche alla Santa Messa. Dall’inizio alla fine un prete non celebrerà la S. Messa con profondità e
pietà se la sua condotta sacerdotale non vi è conforme. Egli arriverà anche, in
ogni caso capitò a me... (quasi piangendo).
E: Di la verità, Verdi Garandieu, solo la verità in nome di Gesù Cristo
e della Santissima Vergine...!
V: ...egli arriverà fino a provare ripugnanza per la Messa , fino a preferire che
essa non esista. E tuttavia, perché è prete, la dice, deve celebrarla dinanzi
alla gente. Forse, nel mio caso, la Santa Ostia era ancora consacrata, e lo è ancora
con migliaia e migliaia di preti che vi credono ancora, perché Dio è
misericordioso, perché i fedeli vengono con pietà nel cuore, e non possono
sapere cio che sono i cuori dei preti, ma, ma (con voce esortante) guai,
guai...
E: Di la verità e solo la verità, Verdi Garandieu, in nome di Gesù
Cristo, solo la verità!
Adattamento della Dottrina a una vita facile
V: ...Guai (con voce seria), guai ai preti che non dicono cio che
dovrebbero dire, che non vivono più cio che dovrebbero vivere e insegnano ai
fedeli a seguire false vie. Sarebbe meglio... sarebbe meglio che ciascuno di
loro dicesse pubblicamente sul pulpito dinanzi a tutti i fedeli:
"Perdonatemi, ho peccato! Non sono sulla via della virtù! Pregate per me
affinché mi riprenda e di nuovo possa insegnarvi il buon modo di vivere nel
senso più vivo".
Ecco quanto farebbe meglio a dire. Sarebbe un atto di umiltà e noi non
avremmo più questo potere su di loro, anche se una parte di gente li disprezzasse.
Essa avrebbe malgrado tutto, infine, nel più profondo di se stessa, un’alta
stima per questo prete. Sarebbe, comunque, una via migliore della via
dell’ipocrisia e della perfidia (proferendo a stento le parole).
Ha un senso stare in piedi, avanti, celebrare la messa di fronte al
popolo e dire: "Dio perdonerà (respiro faticoso), andate da Lui. Egli vi
comprende, andate dal Padre. Egli è il Padre di Luce: se siete nelle tenebre,
comprenderà e vi accoglierà di nuovo nella grazia e nell’amore".
Tutti questi preti dimenticano che sono necessarie certe cose perché
questo Padre di Luce prenda di nuovo nelle sue braccia questi preti o questi
fedeli che sono caduti. Certo, li prende di nuovo, ma è necessario il
pentimento e non solo è necessario il pentimento, perché la riparazione fa
anche parte del pentimento e della confessione. Se voglio migliorarmi, devo
prima estirpare queste vie che conducono al peccato e mi sono fatali.
Devo prima cominciare nel più intimo di me stesso, e solo dopo posso
essere un modello per gli altri, in tutta la profondità voluta. Si potrebbe
dire in poche parole, predicare alla luce dello Spirito Santo cio che devo
predicare, cio che sono incaricato di predicare e che sarebbe dinanzi a QUELLO
DI LASSÙ... (gesto verso 1’alto)... (respiro faticoso).
Si parla solo dell’amore del prossimo ma non si parla
più dell’amore di Dio
Si parla troppo dell’amore del prossimo e si dimentica che 1’amore del
prossimo deriva solo dal perfetto amore di Dio. Perché parlare sempre di amore
del prossimo, di riconciliazione e di reciproca comprensione se si dimentica il
principale comandamento a questo proposito? Il primo è il più grande
comandamento è: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con
tutta la tua anima e con tutte le tue forze"...
E: Di la verità e solo la verità in nome di Gesù Cristo!
V: (lamenti) ...e solo dopo viene "e il prossimo tuo come te
stesso". Se questi preti, ognuno di loro, facessero la pace con QUELLO DI
LASSÙ (gesto verso 1’alto), il che dovrebbero peraltro fare, se volessero
amarLo, 1’amore del prossimo verrebbe da sé stesso e ne deriverebbe. È, è
una... Non voglio parlare!
E: Di la verità, Verdi Garandieu, in nome... per la gloria di Dio, in
nome di Gesù Cristo, della Santissima Trinità, del Padre, del Figlio e dello
Spirito Santo, nient’altro che la verità e solo la verità!
V: ...è una messinscena, completamente riuscita, della Massoneria il
dire sempre: amore del prossimo, vivere nella carità, riappacificarsi 1’un
1’altro, perdonarsi e sostenersi a vicenda. E dove arrivano? Dove si arriva con
questo sostegno e questa riconciliazione? Guardate la quotazione dei suicidi!
Se questi uomini vedessero dov’e davvero il principale comandamento!
Certo, è detto nel primo e più grande comandamento: "E il prossimo
tuo come te stesso", ma cio viene dopo: "Amerai il Signore Dio
tuo". Non si può davvero chiamare amore quello che questi preti vivono da
anni, questi preti che non sono mai ancora vissuti cosi male come adesso. Si
deve cominciare soltanto qui. Si deve praticare di nuovo il principale
comandamento e le prime frasi totalmente, senza limiti.
E allora questo "il prossimo tuo come te stesso" sarà incluso
da sé stesso. Tutti i comandamenti in modo generale sono inclusi in questo
principale comandamento. Se lo si osservasse, non si sarebbe costretti a
parlare sempre di carità, d’amore del prossimo, di tentativi di riconciliazione
e non so che cosa. Tutto questo sarebbe compreso nella sola visione di un’erba
o di un ramo verdi, ma nulla di simile accade. Si discute solo e si parla
sempre di assemblee ecclesiastiche e di conferenze episcopali.
Perfino al vertice, a Roma, non si fa che parlare, dibattere,
discutere, esaminare, fare adottare e ancora blaterare, sopprimere ancora
qualcosa e lasciarla ancora passare, sicché infine sono state soppresse e
lasciate passare tante cose che cio non può assolutamente più durare, dinanzi a
LUI LASSÙ (gesto verso l’alto). Perché LUI LASSÙ non è soltanto misericordia,
ma è anche giustizia infinita quanto misericordia. Questo, io l’ ho visto, io
(piangendo), io, Verdi, Verdi. Ho dovuto farne 1’esperienza io stesso. Se
avessi solo...
E: Garandieu, di la verità, solo la verità in nome di Gesù Cristo e
della Santissima Vergine Maria!
Il vero amore del prossimo è strappare le anime dall’inferno
col sacrificio
V: ...se solo fossi vissuto meglio! Se avessi praticato la virtù! Se
solo avessi pregato di più! Se solo avessi fatto penitenza! Se solo avessi
cercato di amarlo, LUI LASSÙ! se solo avessi detto: "Io ti seguo in croce.
Dammi croci per le mie pecore, per quanto posso sopportarle, affinché ti
segua". Tutto questo, ho dimenticato di dirlo. Tutto questo ho dimenticato
di dirlo quando ho smesso di volerlo dire! E anche la maggior parte dei preti
d’oggi dimentica di parlare dell’imitazione di Cristo, della via della Croce, e
di dire che si deve fare penitenza ed espiare per gli altri affinché non si
perdano. Questo non è detto. Dovrebbero gridare dall’alto del pulpito:
"Voi laici, fate penitenza, sacrificatevi per gli altri quando vedete che
affondano nel fango del peccato". Sarebbe il più grande amore del
prossimo. Ogni altro amore del prossimo come: portare da mangiare, procurare
vestiti, cercare case...
E: Di la verità e solo la verità, Garandieu! Di la verità in nome di
Gesù Cristo!
V: ...tutto questo cade in rovina. Certo è necessario al sostentamento
della vita, ma normalmente è Dio stesso che lo da, soprattutto nel nostro
tempo, e in Europa, dove la maggior parte della gente ha abbastanza da
mangiare, e dove i salari e il tenore di vita sono cosi alti che tutti se la
cavano in qualche modo.
Non si deve vantare come la cosa essenziale che bisogna aiutarsi a
vicenda e sostenersi e assistersi, visitarsi reciprocamente e venire in aiuto
gli uni gli altri. Certo bisogna aiutare chi e nel bisogno, ma lo si mette
troppo in rilievo, Si dovrebbe gridare dall’alto del pulpito: "Laici,
sacrificatevi per tale e tal’altra anima, perché è in pericolo di peccare.
Pregate per lei, accendete candele benedette. Fate il segno della croce su quest’anima".
I laici possono anche questo. Non hanno 1’alta potenza della
benedizione del prete, ma fare un segno di croce sugli altri, qualsiasi laico
può farlo. Meglio è che prendano per farlo un Crocifisso o il rosario e che
gettino anche da lontano acqua benedetta su queste anime. Non è esagerazione.
Ogni laico può farlo. E questo porta inoltre certe benedizioni. Egli non deve
dire: "Sono potente, posso benedire" e che so ancora. Può farlo in
silenzio, ma porta comunque sia benedizioni, e noi giù (in inferno) dobbiamo
ritirarci. Si dovrebbe predicare (con voce forte)... Non voglio parlare.
E: In nome di Gesù Cristo, della Santissima Trinità, del Padre, del
Figlio e dello Spirito Santo, Verdi Garandieu, di la verità e solo la verità
per la gloria di Dio!
V: Si dovrebbe predicare dall’alto del pulpito: "Voi uomini, che
volete chiamarvi figli di Dio, che venite nella nostra chiesa, prendete le cose
sul serio, prendetele sul serio, fate penitenza e sacrificatevi per il
prossimo. Esso è in pericolo. Pregate gli uni per gli altri, per non perdervi,
per perseverare fino alla fine e seguire la via della virtù. Voi, laici,
pregate il più possibile per i preti e le personalità ecclesiastiche, affinché
il Maligno non possa vincerli assalendoli, e possano condurvi molto diritto,
perché anche voi, preti, io non sono più, non sono più sulla terra adesso, ma
mi è rimasto il sacerdozio. E per questo devo soffrire terribilmente (respiro
faticoso)...
E: Parla, Garandieu, di la verità e solo la verità in nome di Gesù
Cristo!
Bisogna pregare e sacrificarsi per i preti
V: ...perché anche voi, preti, avete bisogno della preghiera. Per ogni
prete sul pulpito, dove dovete predicare, Giuda e già stato costretto a dirlo:
sarebbe meglio predicare sul pulpito....
I preti non dovrebbero vergognarsi di dire ai laici: "Pregate,
pregate anche per me, affinché vi conduca sulla retta via. Pregate abitualmente
per noi preti, perché noi siamo attaccati dall’inferno più di quanto lo
crediate. Pregate affinché perseveriamo fino all’ora della nostra morte, e
pregate per voi stessi, gli uni per gli altri, affinché seguiate la via della
virtù fino alla morte e non solo per qualche settimana o qualche anno o proprio
in una cosa momentanea". È una terribile malizia del destino, devo dirlo
io, Verdi Garandieu...
E: Di la verità, Verdi Garandieu, solo la verità in nome di Gesù
Cristo, della Santa Croce...
V: ...che vi sono tanti preti e tanti laici che seguono certo la via
della virtù e sono stati buoni preti e buoni laici finche, si potrebbe dire in
un certo senso, siano avanzati e abbiano raggiunto il punto di cui parla Gesù a
proposito del grano: un seminatore usci per spargere la sua semente.
Granelli caddero tra le spine e furono soffocati, e granelli
spuntarono. Si credette che essi fossero ben spuntati. Si potrebbe dire la
stessa cosa di quelli che hanno seguito fino a quel punto la via della virtù,
ma quando vengono le tentazioni, e quando tutto il clero della Chiesa
strombazza loro: adesso si deve seguire tale e tal’altra via, adesso è valida 1’altra...,
e non la via di Dio. Ma essi non dicono la via di Dio, ma è in un certo senso
la stessa cosa agli occhi del Cielo, perché è la via sempre seguita che non è
più valida oggi. Allora cadono nel dubbio. Al momento della tentazione
cadono... e venne il sole, li brucio e seccarono. Questo vale oggi per migliaia
e decine di migliaia di preti e di laici che non possono resistere. Essi non
hanno potuto praticare grandi virtù prima e perciò cadono e non sono forti
quando si tratta di praticare veramente la virtù di forza.
Pregare per ottenere la perseveranza
Per questo oggi si dovrebbe pregare molto, e la perseveranza, per
reggere fino alla fine. Adesso sarebbe proprio d’attualità che ogni prete
gridasse dal pulpito almeno due o tre volte al mese: "Perseverate, seguite
la via fino in fondo, seguite la via della Croce! Vedete, Cristo ha avuto la
parte più bella di voi?".
Dovrebbe anche gridare: "Voi che siete poveri e poco possedete
nella vita, sopportatelo con pazienza, perché il vostro salario sarà nel Cielo".
E tuttavia non è come molti Santi 1’
hanno praticato, per esempio un santo curato d’Ars, che pregava e digiunava
fino all’estremo. Si dovrebbe dire a questi laici che vivono nella povertà:
"Ringraziate il Signore e lodatelo, perché vi ha fatto dono della
povertà come imitazione di Cristo, come anche gli apostoli hanno dovuto
praticarla. Ringraziate il Signore, perché se siete nella povertà avete molto
meno tempo per l’ozio. Perché dovete lavorare di più e badare a procacciarvi il
pane quotidiano". A costoro resta molto meno tempo per 1’ozio. L’ozio è
sempre la madre di tutti i vizi.
La povertà delle famiglie numerose è una grande
benedizione
A quanti sono nel bisogno, che hanno molti figli e devono lavorare
molto, sicché non hanno tempo da dedicare al lusso, agli eccessi o ai piaceri,
si dovrebbe dire: "Lodate il Signore tre volte al giorno, in ginocchio, e
ringraziatelo di avervi dato, con i vostri figli, del lavoro, e di avervi
offerto i vostri figli affinché li alleviate e ne facciate i prossimi cittadini
del cielo, perché per ognuno dei vostri figli acquisterete più grazia".
Invece di cio, essi dicono, a volte dicono anche, ed anche preti, che si... Non
voglio parlare!
E: In nome di Gesù Cristo, di la verità, solo la verità, Verdi
Garandieu, per la gloria di Dio, sul sacerdozio!
V: ...Invece di cio, quando una donna o un uomo vengono a dir loro:
"non va bene per noi; abbiamo avuto un terzo o un quarto figlio o solo un
secondo, dipende. Abbiamo problemi di alloggio. Abbiamo questo problema qui o
un altro...". Allora il prete, invece di dire loro: "Resistete,
vivete in questo vecchio appartamento e in queste stanze con la grazia di Dio
(piangendo); pregate tutti i giorni e ringraziateLo di quanto avete!",
invece di cio (piangendo)... Non voglio parlare!
E: In nome di Gesù Cristo continua, Verdi Garandieu, di la verità e
solo la verità per la gloria di Dio!
La pillola trascina l’aborto
V: ...Invece di cio questi preti diventano realmente seduttori e danno
a questi poveri, ma in fondo questa gente non è povera, non è tanto nella
miseria, non è cosi terribilmente miserabile...
Quando dico "poveri" voglio dire che essi lo sono perché sono
caduti nel peccato, perché il prete da loro il cattivo consiglio di non
comportarsi proprio secondo i comandamenti di Dio in questo caso particolare;
in questo caso, essi devono prendere la pillola o cio che vi e d’altro in
questo campo. Egli consiglia loro questo o quello, o la tale o tal’altra
medicina, e questa medicina ovviamente... la maggioranza dei medici la prescrive
senza battere ciglio.
Gli uomini non notano di sprofondare nella sventura, perché dalla
pillola e dai preservativi fino al1’aborto non è più molto grande la via, e
1’aborto è già un omicidio (grida) è un peccato mortale. Forse questi preti lo
dimenticano o forse certi lo sanno, ma in questo tempo di modernismo e di
defezione in massa non vogliono più ammettere che è ancora valido oggi cio che
lo e stato da sempre, da migliaia e migliaia di anni.
È chiaro che 1’umanità si è accresciuta e che non è più come una volta
quando Dio punì immediatamente ONAN con la morte, ma punirebbe ancora ciascuno
di quelli che, ahimè, devo dirlo, prendono contraccettivi e li richiamerebbe
all’ordine, perché questo non è più 1’ordine, e l’aborto ancor meno. Non è nel
piano di Dio, nel suo piano di salvezza. E io devo...
E: Di la verità, Verdi Garandieu, e solo la verità, per la gloria di
Dio e in nome di Gesù Cristo!
V: ...e io devo dire, io, Verdi, che sono stato prete, che i preti, e
non solo i preti ma anche i vescovi, i cardinali, è evidente, dovrebbero
gridare al loro popolo dall’alto del pulpito, si, gridarlo: "Sopportate le
vostre sofferenze con pazienza, perché la vita terrena non è fatta per vivere
nella dissolutezza e il lusso, per mangiare e bere, ma per camminare dietro al
Signore e praticare 1’imitazione di Cristo".
Perché la dove sono ancora la rinuncia e il sacrificio, ecco quanto
dovrebbero dire, e anche la grazia, e la dove non sono più né rinuncia né
sacrificio, né preghiera, scompare anche la grazia. La dove non è più la
grazia, noi vi osserviamo, e se possiamo penetrare solo attraverso una fessura,
se possiamo soltanto far passare un corno, siamo pero già penetrati in questi
laici o questo clero, e cio poi continua. Se è aperta una fessura, essa presto
si allarga, poi è aperta tutta la porta e non solo questa. Non è solo tutta la
porta ad essere aperta. È infine tutta la casa a crollare come adesso accade
nelle vostre chiese. Si...
E: Di la verità, Verdi, solo la verità, solo la verità!
V: ...Si dovrebbe ricominciare. Si dovrebbero fare missioni... Si
dovrebbe soprattutto... Giuda e stato costretto a dirlo: dall’alto del pulpito,
non dal davanti su lastre... non da qui dove si starà presto a un livello
inferiore. Perché vi sono chiese dove si scendono, si scendono i gradini verso
1’altare anziché salirli... Che ne pensate, quando si deve scendere e si deve
quasi... non in tutte le chiese, ma ve ne sono, si deve quasi guardare in basso
verso il prete, quanta dispersione allora nei laici! Non credete che sarebbe
meglio alzare gli occhi? Il pulpito simboleggia già in un certo senso il Cielo
e vi sono gradini per salirvi...
E: Di la verità, Verdi, e solo la verità in nome di Gesù!
Il prete deve dare 1’esempio della virtù
V: ...Ma ora tutto scende. Adesso non è più necessario alzare gli
occhi. Ora si guarda tutto tutt’al più diritto o in basso, verso di noi
(1’inferno) che vi tiriamo verso il basso e cerchiamo di tirarvi verso il
basso. Si dovrebbero fare missioni e il fascino di un buon prete che agisce sul
popolo dovrebbe essere cosi grande, sarebbe cosi grande, se seguisse ancora la
via della virtù, che masse intere di popolo ne sarebbero trascinate.
Come credete che avveniva con un Santo curato d’Ars?
La sua parrocchia era molto depravata e in uno stato molto pietoso.
Quante cose ha realizzate questo curato, da solo! Come 1’ ha realizzato? L’ ha fatto
per caso facendo bisboccia, o dinanzi alla televisione o con viaggi o con
interessanti conferenze (parola appena pronunciata) e parole?
No. L’ ha fatto nel silenzio della sua stanza o dinanzi al Tabernacolo
della Chiesa, cio che io, Verdi, avrei dovuto fare; invece di cio ho trascurato
la mia parrocchia e non ho fatto che trascinarla con me nella sciagura.
Dovrebbero esserci migliaia di curati d’Ars ora nel vostro mondo, ma non ve ne
sono, si dovrebbe almeno imitarlo il più possibile. Devo dire anche questo,
perché io, Verdi, sono caduto in questa colpa: si devono evitare le donne
(piangendo) e dire ogni giorno tutto il Breviario, perché altrimenti non si possono
evitarle.
Infatti quando un prete, e anche un prete che deve combattere molto la
sua natura, dice ogni giorno il suo breviario e cerca di fare del suo meglio,
LUI LASSÙ (gesto verso l’alto) gli darà davvero la grazia di non soccombere
alla tentazione. Se malgrado tutto soccombesse, ma se egli continua a dire ogni
giorno il suo Breviario, LUI LASSÙ non sarà cosi duro da non trarlo fuori di
la, con la grazia dello Spirito Santo, dei Santi Angeli, della Trinità, della
Santissima Vergine che non si deve nemmeno dimenticare mai nella vita, affinché
egli possa malgrado tutto esercitare il suo ministero secondo la loro volontà,
di QUELLI LASSÙ (gesto verso 1’alto), come dovrebbe essere esercitato.
Come ho dovuto già dirlo, si dovrebbe in primo luogo dire a tutti
quelli che sono nella miseria e che sono provati nella sofferenza:
"Sopportate la vostra sofferenza con spirito d’espiazione, avrete allora
molte grazie e molti meriti. Dio sarà sempre più vicino e vi guiderà!", e:
"Colui che Egli ama molto, lo castiga".
Dovrebbero dirlo dall’alto del pulpito. Sarebbe meglio che molti non
fossero soccorsi con questo o quello, che non vi fosse la tale o la tal’altra
associazione, e che non si desse loro denaro. Cio ha causato già la rovina di
molti, ed anche di tutto il clero. Se qualcuno è davvero nella miseria e muore
di fame, il Buon Dio deve intervenire ed Egli interverrà sicuramente (se è
necessario alla salvezza della sua anima) affinché riceva aiuto da una parte o
dall’altra.
Altrimenti pero, e questa è opera della Massoneria per la caduta della
Chiesa, altrimenti non vi è bisogno di predicare sempre 1’amore del prossimo,
la riconciliazione e che so ancora (le parole sono pronunciate a stento), al
dia..., al diav..., al diavolo tutto questo, perché è la vostra rovina. È per
la rovina di molti, perché quando vedono che gli stessi loro preti non seguono
la via della virtù, corrono verso il piacere, anche vescovi sono arrivati a
questo punto oggi, che si occupano sempre meno delle anime, pregano, praticano
la virtù e la rinuncia sempre meno, allora non vi è più l’esempio che mostra ai
laici come dovrebbero vivere.
Quando il prete inoltre annuncia che Dio è misericordioso, che perdona
e ama gli uomini cosi come sono, sicché sembra ai laici di vivere seguendo la
retta via e di essere malgrado tutto nella grazia di Dio, mentre sono da molto
nel peccato mortale; come potrebbe la grazia dello Spirito Santo ancora agire,
se essa non è più predicata e vissuta dal prete nella sua totalità? Ah!
(lamenti) io devo essere a dirlo!
E: Parla, Verdi Garandieu, di quanto devi ancora dire sul sacerdozio,
solo questo, solo la verità, soltanto la verità!
V: Si dovrebbe gridare sui tetti e dall’alto di tutti i pulpiti che il
Cielo esige la via della Croce e che la vera carità verso il prossimo è là dove
è la virtù. Voglio dire che la vera carità verso il prossimo è nell’imitazione
della Croce e che nel1’imitazione della Croce è inclusa 1’espiazione per gli
altri. È la più grande e più vera carità verso il prossimo e la si può praticare
solo quando si pratica il primo e più grande comandamento, quello dell’amore di
Dio, il più perfettamente e il più totalmente possibile, o almeno tanto quanto
lo si può. Dov’e dunque 1’amore di Dio nei preti attuali, se non hanno più
rispetto, se celebrano la messa più rivolti verso il popolo che verso QUELLO DI
LASSÙ? (Gesto verso l’alto).
E: La verità e solo la verità, Verdi!
Le anime cadono oggi nell’inferno come fiocchi di neve
perché manca loro 1’esempio dei preti
V: Essi dovrebbero predicare e dire la messa solo per onorare e lodare
unicamente QUELLO DI LASSÙ (gesto verso 1’alto). Il resto sarebbe loro dato per
di più. Essi predicano molto, troppo sulla vita di tutti i giorni e le piccole
cose senza importanza, il che non dovrebbero fare, ma dimenticano la prima e
più grande cosa: 1’imitazione di Cristo, nella quale, come ho già detto, si
trovano anche 1’espiazione e la rinuncia, e in primissimo luogo 1’espiazione
per gli altri. Allora non vi sarebbero migliaia di anime a perdersi, come ora
si perdono in massa e cadono da noi nell’inferno come fiocchi di neve, cadono
nell’inferno come L’ALTISSIMA LASSÙ (gesto verso 1’alto) ha già fatto dire
mediante talune anime privilegiate.
E: Verdi Garandieu, di la verità, solo la verità, di quanto la Madre di Dio deve dirci sul
sacerdozio!
V: Se i preti e gli organi ecclesiastici superiori non aprono gli
occhi, migliaia di chiese non saranno più chiese e già non lo sono più. Per
migliaia di anime, le prediche fatte dai loro preti sono già adesso più
occasioni di caduta e di perdita della virtù che di ascesa verso il Cielo e il
Bene... E di solito perché il prete stesso non pratica più il principale
comandamento, perché il prete stesso è tarlato interiormente e non ha più la
condotta che dovrebbe avere. Non voglio parlare.
E: Di la verità, Verdi Garandieu, e solo la verità, solo la verità, in
nome di Gesù Cristo!
V: Se i preti, i vescovi e i superiori avessero condotto una vita
corretta, adesso non avreste questo caos a Roma. DIO NON AVREBBE PERMESSO CHE
PIÙ DI UN SOLO PAPA AVESSE IL DIRITTO DI GOVERNARVI. Cio si è potuto
infiltrare... ed è venuto dalla Massoneria. Questa è la causa. Essi ne sono la
causa. Ma se migliaia e migliaia di fedeli guidati dai loro preti, con prediche
e buone messe, avessero pregato e fatto vie Crucis di riparazione, notti di
espiazione, ma almeno ore di preghiere e di adorazioni notturne, soprattutto la
domenica, Roma non sarebbe quello che è. Roma sarebbe almeno ancora Roma. Io,
Verdi Garandieu, sono costretto a dirlo.
E: Verdi Garandieu, di la verità, solo la verità, di quanto la Madre di Dio ordina ancora
di dire, solo la verità in nome di Gesù Cristo!
La recita quotidiana del Breviario salva i preti
V: Devo dire che le donne costituiscono oggi la disgrazia di migliaia
di preti. Non accadrebbe se essi pregassero ancora come dovrebbero pregare, se
prendessero in mano ogni giorno il loro Breviario e se credessero quello che i
nostri padri della Chiesa ci insegnavano una volta e che essi di sicuro non
hanno inventato. Quanto dicevano una volta era provato e si è avverato essere
nella vita cio che vi è di meglio, e che dev’essere mantenuto. Se fosse stato
mantenuto, lo fosse ancora, non avreste questo caos, perché migliaia di preti,
più di un milione... vivono, non vivono, non vivono, non vivono, ...
E: La verità e solo la verità!
V: ...nella grazia, devo dirlo. Migliaia non vivono nella grazia,
perché non dicono più il loro Breviario... Come io facevo e smisi di fare. Se
avessi pregato (grida di disperazione, pianto, urla), se avessi pregato, sarei
rimasto sulla via della virtù. Sarebbe venuto il mio angelo e mi avrebbe
aiutato, ma non ho più pregato neanche lui, ho trascurato e lasciato andare
tutto. Ho trascurato anche la gioventù che mi era allora stata affidata da
tanti anni, come lo fanno i preti attuali. Posso ben dire di non aver
trascurato allora la gioventù cosi come lo fanno oggi molti preti. Non 1’ ho trascurata tanto.
Senza le anime espiatrici moltissimi preti andrebbero
nell’inferno
Cio vi serva di avvertimento, voi che ancora vivete sulla terra. Serva
di terribile avvertimento ai preti attuali ricordando loro che non prendono
assolutamente la buona via, che non 1’
hanno presa, perché tra loro erano ancora, poco tempo fa o relativamente poco
tempo fa, come me, buoni preti o almeno ancora in un certo modo buoni preti, e
ora sono già sulla via larga, sulla via che conduce alla perdizione. Se non
ricevono una grazia particolare spingendo un laico o un’anima espiatrice, ai
quali lo si avrà predicato, ad espiare e pregare per loro, essi si perderanno.
Questa situazione è terribilmente, spaventosamente tragica. Non posso
niente. Devo dire le cose tali e quali sono, tali e quali sono successe a me
stesso. Non si può niente. Dio non è un personaggio all’acqua di rosa che
cambia in una sola volta tutte le leggi secondo il desiderio degli uomini
d’oggi. Non mette loro, in una sola volta, zucchero sulla lingua quando hanno
voglia di zucchero. Egli resta sempre lo stesso. Fin da principio Egli era lo
stesso. Da sempre e finora è stato lo stesso e resterà sempre lo stesso.
È terribilmente tragico. Cio non può essere cambiato, malgrado il
grande desiderio degli uomini d’oggi, e soprattutto del clero, di cambiarlo. È
terribilmente tragico che non possa essere cambiato, che 1’uomo stesso debba
cambiarsi, subito, convertirsi senza indugio e cominciare in sé stesso, nel più
intimo di sé stesso. Cristo non ha detto: "Se il tuo occhio è un’occasione
di caduta, strappalo e gettalo lontano da te (piangendo)"?
E: In nome di Gesù di la verità e solo la verità!
V: Non erano parole vane. È completamente, totalmente vero. Ha
costituito la disgrazia di molti preti. Gli occhi... essi vedono troppe cose e
inalano troppe cose che non dovrebbero vedere né accogliere, Comincia con la
televisione e continua fino alle...
E: Di la verità e solo la verità, Verdi Garandieu!
V: ...fino alle donne, che purtroppo ora hanno il diritto di stare
anche nel coro. Questo riguarda tutto cio che può servire alla tentazione. E
particolarmente valido oggi.
Giuda è stato costretto a dirlo: una volta le donne portavano un velo,
soprattutto durante la messa; ora non lo portano più. Ma dovrebbero portarlo d
i nuovo e se non lo fanno, 1’altare non dovrebbe essere rivolto verso il
popolo, perché io, Verdi Garandieu, celebravo ancora la messa rivolto verso
l’altare e non verso il popolo. Ma tuttavia ho ceduto alla tentazione. Quanto
più i preti attuali, che... il cui...
E: Di la verità, Garandieu, solo la verità in nome di Gesù Cristo!
Se la tua mano è per te occasione di caduta, tagliala!
V: ...il cui occhio e alla merce di tutto, che accoglie tutto cio che
non dovrebbe accogliere. Cristo ha detto anche: "Se la tua mano è per te
un’occasione di caduta, tagliala e gettala lontano da te, perché è meglio
entrare nella vita eterna con una mano o anche senza tutt’e due anziché essere
gettato nell’orribile fuoco che non finisce mai (con disperazione) con le tue
due mani, i tuoi due occhi e i tuoi due piedi".
E: Di la verità e solo la verità in nome di Gesù Cristo!
V: Devo dirlo. I preti attuali credono dunque che il Vangelo non esiste
più oggi; che il Vangelo può essere interpretato e cambiato come loro conviene!
Credono dunque che Cristo abbia parlato solo per il suo tempo e per i suoi
apostoli, e per quelli che vivevano in quel tempo.
Allora portavano ancora vestiti lunghi. Non credete che egli abbia
parlato molto di più per il tempo attuale, che è in cosi grande pericolo di
perdersi, dove tutto è reso insipido dalla tecnica e il modo di vivere
dell’epoca, dove tutto è la preda di cosi terribili tentazioni e dove non vi è
nessuno per por fine a tutto cio? È come un tremendo fuoco, si potrebbe dire,
come bombe che scoppiano spaventosamente e spargono intorno a loro mari di
fuoco, un fuoco che non può essere più spento dalla poca acqua, ancora versata
dai buoni preti, e dai fiumi di grazia da essi diffusi.
E: Di la verità, Verdi Garandieu, solo la verità in nome di Gesù
Cristo, per la gloria di Dio, solo la verità in nome della Santissima Trinità!
V: Il diavolo stesso dovrebbe apparire perché essi credano. LUI LASSÙ
(gesto verso 1’alto) permette certe cose, ma tutti ricevono la grazia, a tutti
sono concesse certe ore di grazia, ma se non si vuole... ognuno ha la sua
volontà libera. Si devono leggere di più, in nome di Dio, la Bibbia e il Vangelo. Cio
che si deve ancora dire: nel tempo attuale vi sono date molte rivelazioni che
si possono ritenere provenire da Lassù (gesto verso 1’alto). Ma se non si
prendono affatto in considerazione, e si deforma e interpreta anche il Vangelo
come si ritiene essere meglio, allora il Cielo non può... allora... (respiro
faticoso).
E: Verdi, solo la verità, solo la verità! Continua a parlare in nome di
Gesù Cristo, di la verità e solo la verità!
V: ...allora il Cielo non può nemmeno aiutarci. Ha fatto tutto il suo
possibile e ha fatto scendere la sua misericordia sull’umanità. Ma se essa non
tiene conto già a priori di queste grazie di misericordia e di questi tentativi
di misericordia, che Dio nella sua grande clemenza desidera offrirvi, come si
può... come...
E: Di la verità, Verdi Garandieu, di la verità in nome di Gesù Cristo,
in nome della Santa Croce! Di la verità e solo la verità sul sacerdozio!
Dio vuole il sì alla Croce, anche nel matrimonio
difficile
V: ...Come può allora la grazia ancora agire, se non si leggono più i
libri dei Santi, per esempio di un curato d’Ars, di un’Anna Caterina Emmerich?
Anche Padre Pia ha condotto un’ottima vita. Essi si somigliano tutti alla
lettera nella misura in cui si sono consumati nella espiazione per gli altri come
veri olocausti per LUI LASSÙ (gesto verso 1’alto). Le loro sofferenze e le loro
espiazioni furono accettate. Sarebbe accettato anche da parte di ogni uomo se
fosse pronto a espiare. Spesso Dio attende solo che un uomo gli dica: "Io
voglio... Tu puoi mandarmi sofferenze, se lo credi opportuno. Voglio
sopportarle per il tale e tal’altro uomo, dammi solo la grazia a questo
fine". Ma è, ahimè!, un tristissimo fatto che quando Dio (gesto verso
1’alto) vuole provare e manda sofferenze, 1’uomo vuole respingerle con tutte le
fibre del suo essere. Egli vi resiste e fa tutto cio che è in suo potere per
non soffrire, e se egli... Non voglio più parlare.
E: Parla, Verdi Garandieu, di la verità sul sacerdozio, per la gloria
di Dio e la salvezza delle anime, solo la verità, solo la verità!
V: Ovviamente i preti, in primissimo luogo, dovrebbero darne l’esempio
e predicarlo, sarebbe la prima condizione. Quando 1’uomo si dibatte nelle sue
sofferenze di cui ho appena parlato, queste sofferenze che Dio gli ha imposto,
e vuole respingerle con tutte le sue fibre, allora non è più la sofferenza
perfetta secondo il primo e il più grande comandamento, la sofferenza perfetta
secondo la volontà del Padre. Si dovrebbe dire: "Non la mia volontà ma la
tua", come Cristo nell’Orto degli Ulivi, Si dovrebbe unirla alla volontà
di Dio, allora avrebbe un grande valore.
Ma quando non si può fare diversamente che portare la sofferenza, e
solo con ripugnanza e una estrema... Certo vi sono sofferenze che possono
causare una paura e una ripugnanza terribili, ma anche allora occorre unirsi
alla volontà di Dio il più possibile. Quando pero parlo di resistenza, penso a
questi uomini che con tutti i mezzi vogliono sottrarsi a questa sofferenza. Cio
si applica anche alle coppie che non sopportano più il loro coniuge e vogliono
cavarsela con tutti i mezzi. Essi devono sopportare la sofferenza e cosi
potrebbero effettuare una grande espiazione.
Migliaia di uomini potrebbero soffrire per altre migliaia di uomini e
ottenere cosi che costoro non si perdano. Sembra che lo si sia completamente
dimenticato nella vostra Chiesa cattolica. Molto raramente si predica su questo
fatto. È una grande cosa, una cosa predominante, perché è 1’imitazione di
Cristo. Quando Cristo ha detto: "...e il prossimo tuo come te stesso",
Egli in tal modo non intendeva tanto il bene del corpo in primo luogo, benché
ne faccia parte, ma in primo luogo lo spirito, 1’anima, affinché questa sia
salvata (con disperazione e piangendo).
E: Di la verità, Verdi Garandieu, solo la verità, solo la verità in
nome di Gesù Cristo, in nome della Santissima Vergine Maria, in nome di san
Vincenzo Ferrier, solo la verità, per la gloria di Dio e per i preti!
Anche oggi Cristo sarebbe respinto come agitatore
pubblico
V: Se Cristo ritornasse su questa terra e predicasse la stessa cosa, vi
sarebbero anche oggi migliaia e migliaia di persone che lo riterrebbero un
agitatore e un pazzo, come ora migliaia e migliaia di persone considerano i
buoni preti, le vere anime privilegiate, gli uomini che ancora hanno buone
intenzioni, come pazzi, smarriti su false strade, o venuti dalla gavetta.
Invece di salire verso 1’alto, si scende verso il basso perché è più facile.
Molti preti, come ho già detto, non predicano più in profondità, non vanno più
a fondo nelle cose, solo perché sarebbe un rimprovero per loro stessi, poiché
dovrebbero allora cominciare da loro stessi, che non lo vogliono e credono di
non poterlo fare.
Se essi stessi seguissero la via della virtù, potrebbero approfondire
perfettamente le cose nelle loro prediche, ma cio che io stesso non vivo e non
voglio, penso che neanche gli altri lo possano e lo vogliano. Non posso, in
quanto prete, esigere più dai miei laici cio che io stesso non vivo e non
faccio. È terribilmente tragico quanto avviene oggi nelle vostre chiese
cattoliche. Questo si estende dai preti fino ai cardinali a Roma. Se vivessero
ancora come Cristo e gli apostoli hanno dato 1’esempio, mostrerebbero anche ai
fedeli ben altra via, una via assai diversa, molto più profonda, più chiara,
più stretta, una via che conduce al Cielo. Questa ne è la causa. È la cosa più
tragica, perché essi stessi non fanno penitenza e non vogliono convertirsi,
come già lo predicava Giovanni Battista, e come Gesù stesso 1’ ha detto una volta alla gente
e agli apostoli nei suoi ripetuti discorsi, allora... (respiro faticoso).
E: Di la verità, solo la verità, Garandieu, in nome di Gesù Cristo,
solo la verità!
V: (respiro faticoso).
E: In nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, Verdi
Garandieu, di la verità e solo la verità sul sacerdozio, per quanto è nella
volontà di Dio!
Illuminare i preti con tatto
V: La maggior parte dei preti che combattono ai giorni nostri cio che è
profondo, vero e buono, lo fanno perché essi stessi non lo vivono più, perché
il loro cuore è già diventato un luogo malfamato o perché già seguono la via
larga della massa. Si dovrebbe avere il coraggio (a bassa voce)... Non voglio
parlare.
E: Di la verità, per la sola gloria di Dio, in nome di Gesù Cristo, in
nome della Santissima Vergine Maria, dell’ Immacolata, la verità sul
sacerdozio!
V: ...Per molti sarebbe bene avere il coraggio, quando demoliscono la
tale o la tal’altra cosa e proferiscono critiche, di scagliare le cose in pieno
loro volto, non in un modo che forse sarebbe offensivo, ma in un modo che li
edificherà, mostrando loro che si desidera solo aiutarli. Si dovrebbe ancora
imparare la psicologia.
E: Di la verità, solo la verità!
V: Cioè la psicologia attuale non è più buona, certo, perché precipita
molti nella perdizione, ma quando parlo di psicologia, intendo una sana
psicologia dove non si dice direttamente: "Tu sei cattivo. Sei orribile,
per questo non vuoi". Ma si dovrebbe dirlo con parole.
Si dovrebbe poter dire: "Non vivendolo più nel più profondo di se
stessi, non lo predicano più, non osano più predicarlo? La grazia li ha già
abbandonati? Sappiamo che i demoni sono ora terribilmente scatenati sulla
terra.
Forse hanno bisogno di preghiera... e essi stessi pregano? Devono
ritornare alla vera profondità non falsificata per poter condurre conformemente
anche il loro gregge". Per uomini che potrebbero sopportarlo e sono essi
stessi di una natura decisa e dura si potrebbero usare mezzi ancor più
energici. Gli uomini sono tutti diversi, come già diceva Padre Pio. Egli ha
preso gli uomini in diversi modi. Ma in ogni caso si dovrebbe avere il coraggio
di prenderli su quei punti, perché la maggior parte... ve ne sono pochi che
possono agire per ignoranza, ma la maggior parte predicherebbe diversamente e
condurrebbe diversamente il loro gregge, se fossero essi stessi disposti a
vivere meglio e a seguire la via della rinuncia. È una grande verità che,
benché sia ora già perso e nell’inferno, non ho il diritto di tacere, perché
LORO (con voce afflitta) LASSÙ (gesto verso l’alto) 1’ordinano, e perché è
accaduto a me stesso cio che... (le parole vengono meno).
E: Di la verità, Verdi Garandieu!
Migliaia di preti seguono la via facile della
perdizione
V: ...cio che (con disperazione, piangendo e urlando) non avrei mai
pensato mi sarebbe successo. Come vivrei diversamente se potessi ritornare!
Come mi trascinerei sulle ginocchia, giorno e notte, come pregherei LORO LASSÙ
(gesto verso 1’alto) per il mio gregge! Nulla sarebbe troppo per me, anche se
fossi martirizzato per questa ragione, martirizzato più di una volta, anche se
dovessi morire martire! Lo farei (piangendo di disperazione) ...lo farei
volentieri se lo potessi ancora! L’accetterei volentieri, acconsentendo al
sacrificio se LUI LASSÙ lo volesse, se fosse la Sua volontà. Aspirerei soprattutto alla prima
virtù: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore". Cercherei come
amarlo. Che cosa posso fare per lui? Che cosa Egli aspetta da me adesso, in
quest’ora? Che cosa direbbe di questa cosa? Quale comportamento mi consiglierebbe?
Vi è un proverbio che dice: Nel dubbio, scegliere il più difficile. I preti e i
laici vivono secondo questo proverbio? È solo un semplice proverbio che non è
stato detto da Dio stesso, ma dice vero. Dev’essere anche utilizzato ampiamente
nel Regno LASSÙ (gesto verso 1’alto), perché migliaia di preti... Non voglio
parlare.
E: Verdi Garandieu, di la verità, solo la verità per la gloria di Dio,
solo la verità in nome di Gesù Cristo, della Santissima Vergine Maria, solo la
verità e solo la verità sul sacerdozio!
V: ...migliaia di preti seguono la via della perdizione perché non
scelgono cio che è difficile, perché seguono la via della minore resistenza e
perché scelgono cio che sembra loro meglio e più adatto a se stessi. Ma non
sempre cio che sembra meglio è più adatto al laico e al prete e buono anche ai
Suoi occhi, dinanzi a LUI LASSÙ! Bisogna esaminarsi continuamente. Già san
Paolo diceva: "Esaminate e mantenete quanto è buono". È valido anche
nelle questioni di fede e di stati d’anima. Si deve, si deve...
E: La verità, e sola la verità, Verdi Garandieu!
Il prete non deve familiarizzare troppo con la gente
V: ...si deve, come già lo dicevano prima di me Giuda, Belzebù e altri
demoni, si deve pregare molto lo Spirito Santo, insistentemente, ma che non sia
una preghiera superficiale. Si deve esaminare il proprio cuore e si riconoscerà
la via che Dio vuole per ciascuno e che LUI (gesto verso l’alto) ha stabilito
per ciascuno.
Ogni uomo ha la sua via stabilita e la sua missione stabilita, in
particolare ogni prete che ricopre altissime funzioni, soprattutto agli occhi
di QUELLO LASSÙ. Egli dovrebbe già essere rivestito di dignità agli occhi degli
uomini. Non dovrebbe cercare di avvicinarsi agli uomini e di familiarizzare con
loro, ma deve seguire, la via che gli conviene, la via che deve seguire, perché
altrimenti si rovinerà.
I fedeli non hanno più stima, se egli cerca di mostrarsi familiare con
loro e vuol fare tutto con loro. Deve regnare una certa, e anche una grande
distanza tra il laico e il prete. Lo vuole Dio. L’ ha sempre voluto e stabilito
cosi, perché il prete rappresenta grandi poteri divini e cammina sulle orme di
Cristo. Se li rappresenta, deve anche mostrare ai laici il Sommo Sacerdote, il
meglio, il più perfettamente possibile e deve soprattutto... Non potrà mai
predicare abbastanza il rispetto, non potrà mai mostrare abbastanza cio che è
la maestà di Dio e a che punto è tragico non chinarsi continuamente dinanzi a
questa maestà.
Bisogna radicare nel cuore dei bambini il rispetto
verso il Santissimo Sacramento
Lo si deve già inculcare ai bambini più piccoli, avessero due o tre
anni. Si devono portarli dinanzi al S. Sacramento con un grande rispetto. Si
deve andare con loro in chiesa. Quando vi si va, si deve dire loro di pregare
ad ogni genuflessione, almeno: "Sia lodato e adorato in ogni momento il
Santissimo Sacramento dell’Altare".
Devono poi invocare tutti gli Angeli e lodare con loro la maestà di Dio
(gesto verso l’alto), la sublimità del Cielo e la grandezza della Trinità. Che
rappresenta dunque questa Chiesa che non può più lodare questa trinità! Che
rappresenta dunque questa Chiesa che non pone Dio lontano, lontano, molto
lontano al di sopra dell’uomo e non ricorda continuamente la grandezza e la
santità di questa Trinità, non ricorda che tutto dipende da una cosa: piacere a
Dio, che trionferà LASSÙ (gesto verso 1’alto) in una grande potenza e una
grande magnificenza.
Se i preti non lo fanno più oggi in chiesa, almeno i genitori di questi
bambini dovrebbero farlo continuamente. Non si potrà mai ricordare loro
abbastanza a che punto bisogna lodare e benedire Dio, anche quando non va e
quando sembra che LUI (gesto verso 1’alto) non vi voglia bene. Proprio nella
sofferenza, infatti, quando le conseguenze di questa sofferenza o la gloria e il
trionfo che ne derivano... si dovrebbe ringraziare Dio e adorarLo in ginocchio
per questa sofferenza che Egli ha mandato, perché la sofferenza purifica
1’anima e porta sulla via della virtù.
Quando si vuole evitare ogni sofferenza e allontanare tutti i sassi
dalla via, anche la via della virtù scompare prestissimo. Guardate i preti dei
tempi passati e alcuni rari preti attuali, guardate come vivono, spesso nelle
più modeste condizioni, ma portano nello stesso tempo in sé la pace di Dio che
supera di gran lunga, molto di gran lunga, tutto il resto, tutta la
magnificenza di questo mondo. Cristo ha detto: "Che cosa serve all’uomo
guadagnare 1’universo se arriva a perdere la sua anima?".
Il vero amore del prossimo comincia dall’anima
E così io, Verdi, devo dire che il vostro tempo attuale manca davvero
di luci; la vostra Chiesa attuale che predica al popolo di praticare la carità
verso il prossimo, mentre in realtà non vi è carità verso il prossimo. La vera
carità verso il prossimo comincia nell’anima, non nel corpo. Non è meglio che
gli uomini muoiano di tisi, di peste, di guerra o di qualsiasi malattia e
debbano sopportare grandi, grandissime sofferenze, ma conquistino la gloria di
Dio, e non perdano la loro anima?
Invece gli uomini che vivono in un gran lusso, sono troppo schiavi del
mondo e adocchiano troppo i beni terreni, sono in grande, grandissimo pericolo
di perdere la loro anima. Quanto alla Massoneria ha qui imbastito, devo dirlo;
e completamente a scapito della vostra Chiesa e degli uomini. In verità non è
la carità verso il prossimo. È ipocrisia e marciume. È la rovina delle anime
(respiro faticoso).
E: Di la verità, Verdi Garandieu, solo la verità!
V: Se sapessero a quale perdizione portano i loro subalterni con questa
cosiddetta carità verso il prossimo, si asterrebbero da tali discorsi,
parlerebbero in tutt’altro modo. Certo bisogna aiutare gli altri, servirli,
aiutarli con denaro quando sono nel bisogno, ma non è tutto e non è
1’essenziale. L’essenziale è restare sempre fedeli a se stessi e non vendere la
propria anima. L’amore del prossimo è riportare l’altro sulla buona via e su
una via migliore, di sapervelo condurre, su questa buona via e condurlo LASSÙ
(gesto verso 1’alto). Cosi migliaia, è un tristissimo fatto, migliaia di preti,
di vescovi e di cardinali tendono oggi... Non voglio parlare.
E: Di la verità e solo la verità, Verdi Garandieu, in nome di Gesù
Cristo, della Santa Croce!
V: ...tendono a predicare 1’amore del prossimo col pretesto
dell’"Amore del prossimo" e a predicarlo in modo che sembri provenire
dalla Chiesa e da Dio. Ma in realtà è l’inizio della caduta e della perdita
della virtù, perché non è mai il vero amore del prossimo quello che non aiuta
gli altri a conseguire la salvezza della loro anima (lamenti).
E: Verdi Garandieu, di la verità, solo la verità, di quanto la Madre di Dio ti ordina di
dire sul sacerdozio!
Bisogna essere severi per amore del prossimo perché
l’inferno esiste
V: L’amore del prossimo e anche quando a volte si deve far male
all’altro; quando si presume che si farà del male a chi bisogna parlare. Egli
si renderà conto, presto o tardi, che quanto li per li gli è sembrato un colpo
di frusta era, in realtà, il rimedio. I preti dovrebbero usare molto di più sul
pulpito la frusta e le parole decise, perché vi è realmente la giustizia e
1’eternità (a voce forte) ed esiste 1’inferno.
Ma molti non lo fanno più perché essi stessi non credono più
all’inferno, e neanche al Cielo in tutta la sua profondità e la sua verità. Se
credessero ancora, come potrebbero sviare migliaia di uomini che dovrebbero
invece essere condotti verso LASSÙ? (gesto verso 1’alto). Che cosa sono questi
preti? Io stesso non posso certo vantarmi, ma non ho mai fatto cio che fanno
oggi molti preti, mai ho parlato con tanta viltà! Essi si rovinano con le
proprie mani. Per molti, devo dirlo, anche se molti non lo credono, per molti,
giù (nell’inferno) è preparato fin d’ora (grida, pianto d’immensa disperazione)
il posto verso il quale vanno...
E: Di la verità, Verdi Garandieu, solo la verità, di quanto la Madre di Dio...
V: (interrompendolo) ...questo vale altrettanto per i vescovi, i
cardinali e i laici. Se vedessero, se vedessero solo il centesimo di questo
tremendo caos verso il quale vanno, direbbero mille e mille volte "mea
culpa", si afferrerebbero per il bavero e da se stessi estirperebbero il
verme che rode la loro anima corrosa.
Non smetterebbero di estirpare questo verme prima che non deponga più
uova. Strapperebbero tutti i bacilli uno dopo 1’altro con pinze da fuoco se
vedessero cio che produce in loro col tempo. Praticherebbero di nuovo,
soprattutto, prima 1’amore di Dio, il primo comandamento, e poi il vero amore
del prossimo, dove è detto: "...il prossimo tuo come te stesso". Il
vero amore del prossimo, che non dice: "Da all’altro tutto cio di cui ha
bisogno, e andrà bene". Non si puo mica "avere", quando un altro
vive nella povertà. Deve vivere meglio ecc. ecc.
Ma spesso così non gli si porta nessun aiuto. Spesso non si fa che
pavimentare la strada che conduce alla perdizione (grida di disperazione e
pianto). Io, Verdi Garandieu, oggi ho dovuto dirlo. Non volevo parlare.
Per questo mi sono a lungo rifiutato di dire il mio nome, ma LORO LASSÙ
(gesto verso 1’alto) mi hanno ordinato di parlare, perché è quanto è accaduto a
me stesso, perché io stesso non ho esercitato il mio sacerdozio come avrei
dovuto esercitarlo. E per finire devo dire: Il sesto comandamento e il lusso
costituiscono oggi la disgrazia di molti preti (con voce disperata, piangendo).
Se vedessero come è spaventosamente tragico! Farebbero tutto... si
sacrificherebbero fino all’ultima fibra, si ricrederebbero e farebbero tutto il
possibile. Ricomincerebbero tutto, aspirerebbero a un nuovo inizio nella
perfezione e supplicherebbero tutti gli angeli, la potenza di tutti i santi
angeli affinché ottengano loro di convertirsi, PERCHÉ IL REGNO DELLA MORTE E
DELLE TENEBRE È VICINISSIMO! IL SUO VERME NON SI ESTINGUE MAI E IL SUO TRAGICO E TREMENDO
TORMENTO DURA ETERNAMENTE (con disperazione), DURA ETERNAMENTE! Io devo dirlo!
Ho finito di parlare, ho finito di parlare!
Nota finale
L’infelice ossessa è vittima di una lucida possessione che, al
contrario del sonnambulismo, aggrava notevolmente le sue sofferenze. L’ossessa
lucida deve vivere coscientemente tutte le peripezie dell’esorcismo. Per tutta
la durata dell’esorcismo contro il prete dannato Verdi Garandieu, 1’ossessa si
identifica con lui, e soffre i suoi tormenti infernali e la sua orribile
disperazione. Due ore dopo la fine de]l’esorcismo, continuava a scorrere il fiume
delle sue lacrime, e per quindici giorni 1’ossessa fu traumatizzata da questa
terribile prova. Questi fatti, incredibilmente tragici, dovrebbero spingere gli
uomini d’oggi a pensare all’orrore dell’inferno, affinché usino tutti i mezzi
per sfuggirvi e raggiungere il Cielo.
Combattimento contro l'inferno. Scongiuro dello
spirito cattivo
Il 15 novembre 1972, il Papa Paolo VI rivolgeva ai fedeli presenti
all’Udienza Generale questo commovente appello: "Quali sono oggi i bisogni
maggiori della Chiesa? Non vi stupisca come semplicistica o addirittura come
superstiziosa e irreale la nostra risposta: uno dei bisogni maggiori è la
difesa da quel male che chiamiamo il Demonio". Il Santo Padre parlò poi
espressamente dell’esistenza del demonio, della sua azione, dei mezzi per
difendersene. Quale potenza potremmo avere contro il Maligno! Basterebbe
utilizzarla in cio che si chiama 1’Esorcismo.
Breve ed efficace formula d’esorcismo
Fuggite, spiriti maledetti, in nome della Santa Trinità, Padre, Figlio
e Spirito Santo! Non vedete, non ascoltate, non disturbate, non nuocete, non
ostacolate, allentate i vostri legami! Il Signore, Dio nostro, vostro Padrone,
vi comanda: Andatevene e non tornate più, nel nome del Padre e del Figlio e
dello Spirito Santo. Cosi sia. In nome di Gesù si allontani tutto cio che viene
dal nemico maledetto!
GUARDIA …. L’INFERNO ESISTE!
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